Dieta nel Diabete
Una alimentazione ricca di fibre provenienti da ortaggi, frutta, cereali non raffinati e povera di grassi è consigliata nei soggetti diabetici, ma anche nei pazienti ad alto rischio di svilupparlo.
La dieta è essenziale per vari motivi:
- il livello glicemico dipende anche – ma non solo – dai carboidrati che vengono ingeriti con la dieta
- l’introito di grassi va controllato per correggere la dislipidemia, spesso frequente nel diabete tipo 2
- l’eccesso di peso corporeo contribuisce allo sviluppo del diabete tipo 2
La terapia dietetica va idealmente definita con un dietista e deve tenere conto di età, tipo di diabete e terapia in atto, obiettivi di peso corporeo, consuetudini e preferenze alimentari, disponibilità economiche, svolgimento di attività fisica.
Regime Dietetico Consigliato
Di seguito si riassumono le principali indicazioni per macronutrienti, dedotte dalla letteratura presente.
- Carboidrati
- Quantità complessiva consigliata: 45-60% delle kcal totali
- Al momento non esistono evidenze per suggerire l’uso di diete a basso contenuto di carboidrati (ovvero con restrizione al di sotto dei 130 gr/die) nei diabetici
- I vegetali, i legumi, le frutta e i cereali integrali devono far parte della dieta
- Quando l’apporto di carboidrati è al limite superiore delle raccomandazioni, è particolarmente importante assumere cibi ricchi in fibre e con basso indice glicemico
- Gli zuccheri semplici vanno inseriti con moderazione nel piano nutrizionale e, in tal caso, devono sostituire altri alimenti contenenti carboidrati
- Una dieta a basso indice glicemico può determinare un miglioramento del controllo glicemico, riducendo anche il rischio di ipoglicemia
- Fibre
- Si consiglia un’assunzione > 40 gr/die, soprattutto di fibre solubili
- Si consiglia l’assunzione di 5 porzioni a settimana di vegetali o frutta e 4 porzioni a settimana di legumi
- Proteine
- Quantità complessiva consigliata: 10-20% delle kcal totali
- Al momento non si raccomandano diete ad alto contenuto proteico
- In caso di nefropatia diabetica è necessaria, al contrario, una restrizione del contenuto proteico
- Grassi
- Quantità complessiva consigliata: 20-35% delle kcal totali
- L’apporto di grassi saturi deve essere inferiore al 10%, da ridurre al 8% se il colesterolo è elevato
- Si consiglia l’assunzione di acidi grassi polinsaturi (presenti ad esempio in 2 porzioni alla settimana di pesce)
- Tra i grassi da condimento preferire quelli vegetali (tranne olio di palma e di cocco)
- Alcool
- Fino a 10 gr/die nelle donne e 20 gr/die nell’uomo non ha effetti sulla glicemia
- Si consiglia l’assunzione nel contesto di pasti con carboidrati per prevenire, specie di notte, il rischio di pericolose prolungate ipoglicemie
- Dolcificanti
- I dolcificanti acalorici sono sicuri se in quantità giornaliere moderate.
- Sale
- Si consiglia un apporto < 6 gr/die
- Limitare il consumo di sale e di alimenti conservati sotto sale (insaccati, formaggi, scatolame)
Indice glicemico
L’indice glicemico di un alimento è un parametro che valuta la velocità con cui l’assunzione di tale alimento aumenta la glicemia. Un cibo con indice glicemico alto produce un grande picco di glucosio dopo il suo consumo; al contrario, un alimento con un basso indice glicemico provoca un lento rilascio di glucosio nel sangue dopo il suo consumo.
- Fino a 40 l’indice glicemico è considerato molto basso
- Da 41 a 55 l’indice glicemico è considerato basso
- Da 56 a 69 l’indice glicemico è considerato moderato
- Da 70 in su l’indice glicemico è considerato alto
In tabella sono riportati gli indici glicemici di diversi alimenti.
L’indice glicemico tiene conto solo della qualità dei carboidrati, mentre la risposta glicemica ad un alimento è influenzata anche dalla quantità di carboidrati. Per questo motivo è stato introdotto un altro indice chiamato “Carico Glicemico” che meglio esprime l’impatto dei carboidrati sulla glicemia. Il carico glicemico si calcola moltiplicando il valore dell’indice glicemico per la quantità di carboidrati dell’alimento diviso 100.