Contraccezione di Emergenza

Si tratta di un intervento farmacologico che, usato tempestivamente, ha lo scopo di prevenire una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale a rischio.

Il termine “emergenza” sottolinea che tale forma di contraccezione deve rappresentare una misura occasionale e non sostituire un regolare metodo contraccettivo. Non si tratta di una pillola che può essere assunta dopo ogni rapporto sessuale.

Quella che viene chiamata “pillola del giorno dopo” è una compressa da assumere il prima possibile, dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata e non oltre le 72 o 120 ore a seconda delle formulazioni.

I farmaci disponibili in Italia sono:

  • Levonorgestrel: 1 compressa da 1,5 mg da assumere in un’unica somministrazione, il più presto possibile e comunque entro le 72 ore dal rapporto non protetto
  • Ulipristal: 1 compressa da 30 mg da assumere in un’unica somministrazione, il più presto possibile e comunque entro le 120 ore dal rapporto non protetto

Si possono riscontrare raramente effetti collaterali quali nausea, vomito, cefalea, astenia e algie pelviche.

Le mestruazioni successive possono esser anticipate o ritardate e possono assumere carattere emorragico.

Per le pazienti di età pari o superiore a 18 anni i farmaci non sono soggetti a prescrizione medica, per le pazienti minorenni resta invece obbligatoria la prescrizione medica.

In alternativa alla contraccezione ormonale appena descritta, esiste un trattamento non farmacologico: il dispositivo intrauterino-IUD al rame, che consiste nell’inserimento di una “spirale” all’interno dell’utero da parte del ginecologo. Non contiene ormoni, ma agisce riducendo il numero e la motilità degli spermatozoi e, se inserito entro 48 ore dal rapporto non protetto, può evitare l’insorgenza del 99% delle gravidanze.

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